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Non c’è consumo senza rischi! Se non vuoi correre nessun rischio allora rinuncia al consumo. Se tuttavia decidi di consumare, informati in anticipo sugli effetti, i rischi e le conseguenze in modo da poter gestire i pericoli e ridurre i possibili danni.

IL PROGETTO

Non funziona più l'offerta terapeutica basata su vecchi modelli di consumo delle sostanze. Nuovi stili di uso a differenti livelli di rischio e di danno necessitano una nuova articolazione dei servizi. Per dare una risposta alle attuali tendenze di consumo, alle mutevoli condizioni del mercato delle sostanze psicoattive e alle problematiche legate alla vita notturna nasce RC ITA. Lo stato italiano è, in termini di risorse umane e economiche, incapace di rilevare e analizzare i cambiamenti delle modalità di consumo. La riduzione del danno rimane così relegata a uno stato di insufficienza per adempiere al compito di prevenzione risultando disomogenea e poco efficace. RC Italia si pone il compito di sensibilizzare i consumatori e istruirli all' auto-aiuto.

Attraverso il portale Telegram e il sito internet RC Ita offre liste sempre aggiornate riguardanti effetti , tossicità e rischi di moltissime sostanze incluse le RC del mercato italiano oltre che alle liste di avvertimento riguardanti pastiglie e/o blotter pericolosi.

Obbiettivo:
Prevenire e ridurre i rischi legati al consumo di sostanze stupefacenti legali e illegali.

Destinatari:
Giovani, adulti, ragazzi, anziani ma anche servizi medico-sanitari, operatori sociali e educatori in contatto con i giovani.

Autoaiuto: che cos’è?

L’autoaiuto fa parte della nostra vita e ci accompagna quotidianamente. Ogni individuo è diverso, così come il contesto che lo circonda; altrettanto diverse saranno quindi le capacità di uscire con le proprie forze da una situazione di difficoltà, oppure di organizzare in modo autonomo l’aiuto necessario. Ovunque ci si riunisca con altri per risolvere un problema, lì inizia l’autoaiuto autogestito.

Autoaiuto autogestito

Nel cosiddetto “autoaiuto autogestito” ci si riunisce con altri che si trovano nella stessa situazione, che hanno problemi fisici e psichici analoghi, per discutere del proprio vissuto e cercare di trovare una soluzione. Questi gruppi permettono di trarre un insegnamento reciproco, di spalleggiarsi, di dare e ricevere solidarietà. Si può far capo a un autoaiuto autogestito di propria iniziativa oppure come complemento al sostegno trovato presso un servizio specializzato. Molte persone riescono a cambiare le abitudini di consumo e a ridurre gli effetti negativi della loro dipendenza anche senza una terapia istituzionalizzata.

Altri tipi di autoaiuto

I gruppi non sono l’unico tipo di autoaiuto. Sul loro sito Internet, diverse istituzioni propongono strumenti di autovalutazione, specialmente rivolti a chi cerca consiglio per diminuire il consumo di una sostanza o rompere con un’abitudine problematica. Un utile sostegno è dato anche da manuali o guide di autoaiuto.